Cresta Carisey Monte Mars 14 ottobre 2012 (da Oropa arrivo funivia lago del Mucrone)
difficoltà: AD- IV- materiale: 1 corda da 30 m, cinque rinvii, discensore per eventuali doppie
dislivello: 730 m per la cima del Mars - 360 m la cresta, ma con numerosi saliscendi


Da Biella si raggiunge in auto il santuario di Oropa.
Dalla stazione a monte della funivia Oropa-lago del Mucrone (1870 m), raggiungibile anche a piedi (1.30-2 ore in più), si oltrepassa il lago del Mucrone e si guadagna la bocchetta del Lago (2026 m, ore 0.30). Qui si prende il sentiero per il rifugio Coda che inizialmente perde leggermente quota, poi prosegue a mezza costa attraverso il versante sud del Monte Mars. Dopo aver attraversato una piccola valletta, il sentiero inizia una serie di saliscendii; alcuni tratti esposti anche se non difficili sono provvisti di catene. Una salita più lunga a tornanti porta a guadagnare la cresta nei pressi del rifugio Coda; anzichè raggiungerlo, si prosegue sulla destra in salita raggiungendo dapprima il colle Sella quindi in breve, oltre uno spuntone roccioso da aggirare sulla destra, l'attacco della cresta dei Carisey (2240 m, ore 2 dalla stazione superiore della funivia).

Dopo i primi facili gradini dell’attacco si supera una breve placchetta (III, spit), quindi si prosegue più facilmente per roccette con tratti erbosi (II) fino alla sommità del primo risalto della cresta. Dalla cima del risalto bisogna scendere lungo un caminetto (III, spit) dove normalmente è presente una corda fissa (è anche possibile effettuare una breve doppia); si raggiunge un intaglio alla base di un secondo risalto.
Si supera una bella placca verticale per delle fessure, leggermente sulla destra (III, spit), quindi si prosegue nei pressi del filo di cresta fino ad un'evidente fessura obliqua da sinistra a destra. Seguendo la spaccatura (III, spit), che al termine si fa più facile, si guadagna la vetta del secondo risalto, detto Punta Amici.

Ora la cresta diviene pressochè orizzontale, per poi scendere leggermente; la si segue stando nei pressi del filo o leggermente sulla destra con percorso non difficile (II con qualche punto di III-, alcuni spit) ma a tratti abbastanza esposto sino a raggiungere la base di un ripido ed evidente dosso roccioso.

Si supera il risalto salendo per facili placchette (II), quindi ci si porta nei pressi dello spigolo di destra e se ne raggiunge la sommità per un tratto ripido ed abbastanza esposto (III, spit).

Si guadagna il colletto sottostante scendendo inizialmente per pochi facili metri lungo il filo, quindi impegnati in un passaggino non facile (III, spit all'inizio, passo dell’inginocchiatoio) e molto esposto; in alternativa si risolve il tutto con una breve doppia.

Sempre lungo la cresta si prosegue senza grossi problemi (qualche passaggio di II) dirigendosi verso una zona di rocce biancastre, oltre la quale si sale verso sinistra fino alla base di una paretina più ripida.

Superato il tratto iniziale più impegnativo (III) si prosegue per rocce più facili (II). In breve si raggiunge la base dell'ultimo risalto della cresta, il cosidetto "Dado".

Si sale sfruttando un diedro sulla sinistra di uno spigolo (III+) spostandosi in alto leggermente sulla destra verso lo spigolo stesso (IV-, spit); si raggiunge la sosta per rocce articolate più facili.

Discesa: dalla sommità del Dado (ore 3 dall'attacco) si prosegue ancora lungo la cresta, che diventa più facile; si deve stare sulla destra del filo, irto di spuntoni e gendarmi, sfruttando cengie e canaletti (passaggi di II) fino a raggiungere un colle. Dalla sommità del dado è anche possibile proseguire per un sentierino che percorre il fianco destro della cresta attraverso tratti erbosi e qualche facile roccetta. Raggiunto il colle è ben visibile verso sinistra un sentiero in parte attrezzato che riporta al rifugio Coda. In alternativa dal colle è possibile seguire il sentiero che sale lungo la cresta sino a guadagnare la vetta del Monte Mars (2600 m, ore 3.30 dall'attacco). Se ne scende sempre per sentiero, inizialmente lungo l'opposta cresta est toccando la quota 2431 metri, poi abbassandosi ulteriormente e traversando sotto al Monte Rosso; si raggiunge con una breve risalita l'omonimo colle del Monte Rosso (2200 m), da dove si scende direttamente al lago del Mucrone ed alla vicina stazione della funivia.

Cresta molto bella che nonostante le basse difficoltà tecniche richiede sempre una costante attenzione. Anche alcuni esposti passaggi di II° non sono per niente banali. Se si vuole proseguire per il Monte Mars è richiesto un buon allenamento. Noi ci siamo attardati parecchio sulla cresta avendo fatto anche delle doppie dal caminetto e dal passo dell'inginocchiatoio. Per questo motivo in discesa dal Mars non siamo riusciti a fare tutta la traversata verso il Monte Rosso, non sempre ben segnalata e quindi di difficile individuazione al calar della sera, e così siamo scesi su percorso non segnalato, per pietraie e tratti erbosi, fino ad incrociare il sentiero che dal Coda riporta alla bocchetta del lago. Quest ultimo sentiero è invece tracciato benissimo. Dalla stazione di Oropa siamo quindi tornati al parcheggio passando per il rifugio Rosazza ed il bel sentiero D13.